loading...
loading...

venerdì 10 luglio 2020

loading...

L’ultimatum di Conte arriva proposta irrinunciabile o ci sarà la revoca"

Il presidente del Consiglio, intervenendo a margine del primo test sul Mose a Venezia, ha rinnovato l'ultimatum alla società. Ha anche confermato che durante l'incontro al ministero delle scorse ore, i tecnici hanno ribadito che le proposte di transazione di Aspi sono "irricevibili".
O arriva una “proposta irrinunciabile” da Aspi nelle prossime ore oppure il governo procederà con la revoca della concessione sulla rete autostradale. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conteintervenendo a margine del primo test complessivo sul Mose a Venezia, ha confermato l’ultimatum ad Autostrade per l’Italia. “Non possiamo più regalare soldi a nessuno”, ha detto, “e men che meno ai privati”. Una posizione confermata dalla ministra delle Infrastrutture Paola De Micheli poco dopo: “Abbiamo ancora poche ore per attendere questa risposta, credo che Aspi sia nelle condizioni di capire e di sapere, dopo un lungo percorso che ha attraversato questi mesi, che cosa è quell’interesse pubblico indicato dal presidente del Consiglio”.
L’ultimatum di Conte – L’intervento del premier, che in parte era già stato confermato in un colloquio con la Stampa ieri mattina, è molto significativo perché arriva il giorno dopo l’incontro al ministero dei Trasporti dei tecnici del governo con i vertici dell’azienda. “In questi giorni”, ha spiegato oggi il presidente del Consiglio, “si sta completando la procedura di revoca, che è in corso. Ieri c’è stato un incontro presso il ministero delle Infrastrutture, in cui i tecnici del governo hanno rappresentato alla controparte e confermato le ragioni per cui le loro proposte di transazione non sono accettabili. Lo avevamo già detto. lo avevamo anticipato per le vie brevi, ieri è stato confermato, e a questo punto la procedura di revoca o arriva in extremis una proposta cui il governo non potrà dire di no, perché particolarmente vantaggiosa per la parte pubblica, oppure alla fine termina con una revoca”. 
E il motivo, ha detto ancora Conte nasce dalla tutela dell’interesse pubblico: “Noi ci occupiamo di tutelare l’interesse di tutti i cittadini italiani, alla manutenzione, alla sicurezza delle infrastrutture, agli investimenti e all’equilibrio economico-finanziario delle concessioni. Non possiamo regalare soldi a nessuno, men che meno ai privati”.

1 commento:

  1. Mi auguro che la società ASPI paghi le 47 vittime del crollo perchè noi italiani che usiamo le autostrade ci crolla tutto adosso vogliamo essere sicuri

    RispondiElimina

Vince la linea dell’Italia

L’accordo sul Recovery Fund segna un passaggio cruciale nella politica delle istituzioni comunitarie. Vince la linea dell’Italia che si è ba...