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martedì 7 luglio 2020

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Travaglio umilia Berlusconi: Sei solo un bugiardo gli italiani conoscono la tua storia

Travaglio umilia Berlusconi: Sei solo un bugiardo gli italiani conoscono la tua storia
Marco Travaglio nel suo editoriali di oggi si occupa nuovamente delle vicende giudiziarie dell’ex premier Silvio Berlusconi, dopo le polemiche scatenate dal caso della registrazione di un colloquio tra Amedeo Franco, magistrato di Cassazione, giudice relatore e poi tra i firmatari del verdetto di condanna emesso dalla Suprema corte su Berlusconi, e lo stesso Berlusconi.
Non ci sono parole, ma solo risate, per commentare la servitù volontaria dei berluscones che da trent’anni si vendono la faccia in cambio della pagnotta, fingendo di credere alla favola del bravo imprenditore che s’è fatto da sé, boicottato dai poteri forti, dai comunisti e dalle toghe rosse, ma alla fine viene sempre assolto (o prescritto, per loro è lo stesso) perché è innocente come un giglio di campo, non ha mai corrotto politici, giudici, finanzieri, testimoni, senatori e minorenni, era davvero convinto che Mangano fosse uno stalliere, Dell’Utri un bibliofilo, Previti un avvocato, Gelli un materassaio, Craxi uno statista, Ruby (marocchina) la nipote di Mubarak (egiziano) e, se una volta lo condannano per una frode fiscale da 368 milioni di dollari, è un complotto», scrive Travaglio.

«Più preoccupante è il caso dei giornali “indipendenti” (dalla verità e dal ridicolo), che prendono sul serio o sottogamba l’ultima minchiata della Banda B., utilissima ai loro traffici per il governo di larghe intese&imprese. Da anni invocano una legge-bavaglio contro le intercettazioni legali a fini di giustizia (quelle disposte dal giudice su richiesta del pm) e ora non si scandalizzano per quelle illegali a fini di ingiustizia (realizzate da B., non si sa se d’accordo col giudice Franco o a sua insaputa, né dove, né quando, né montate da chi, certamente conservate per 7 anni con tutti i ricatti possibili e immaginabili, infine diffuse dopo la morte del parlante per salvarlo dalle conseguenze e fare un po’ di casino). Che non sono una novità. Ma una prassi», osserva il direttore del Fatto Quotidiano.

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